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CINEMA - un
film da amare, "NON C'E' PIU' NIENTE DA FARE"
successo annunciato delle peripezie DI UNA irresistibile COMPAGNIA DI
attori AMATORIALI
"Man mano che le scene si alternano e si sviluppano, il
film guadagna in interesse, i personaggi acquisiscono
personalità e gli attori sostengono i ruoli con disarmante
semplicità e coerenza"
di Aldo Reina

Isabelli Cecchi e Rocco Papaleo
CINEMA-
Senza alcun clamore promozionale, spot televisivi a
tempesta, effetti speciali, e quant’altro di eclatante siamo
ormai abituati a ricevere con forti condizionamenti di scelta
dal sistema mediatico, ieri 8 febbraio, prodotto da
Federica e Alessandro Cirilli per Teatro Luce, è uscito
nelle sale di tutta Italia, quasi sottovoce, il film di
Emanuele Barresi “Non c’è più niente da fare”.
Il sottotitolo “La vita è una commedia” riassume il
paradigma che meglio esprime il centro pulsante del film. Una
commedia brillante, con notevole caratterizzazione contestuale
del soggetto e resa complessiva estemporanea con rilievi
emotivi non di poco conto.
Una storia abbastanza realistica che narra delle vicende
quotidiane di un gruppo di attori dilettanti, che trovano
conforto e appagamento alle frustrazioni e alla pochezza della
loro vita, ritrovandosi la sera nell’unico spazio teatrale
della propria città di provincia.
La compagnia teatrale amatoriale “I perseveranti”, prepara
la messa in scena della “Cavalleria Rusticana”. Il
proprietario del teatro, senza dare alcun preavviso, avvia lo
sfratto per cedere i locali ad una più ben redditizia attività
bancaria. La compagnia, alla prospettiva di dover rinunciare
all’unica attività che soddisfa le propria esigenze espressive
ed esistenziali, rinsalda il gruppo e combatte con tutti i
mezzi per scongiurare la realizzazione del progetto.
Fin qui tutto normale, una trama come tante, sennonché la
novella di Giovanni Verga si trasferisce dai normali canoni
della recitazione teatrale alla vita di ogni singolo
personaggio, creando sviluppi paralleli ed un intrecciarsi
di azioni e reazioni che stimolano le nervature della storia,
infine rappresentata con incidenza di dramma, farsa, paradossi
e commozione.
Man mano che le scene si alternano e si sviluppano, il film
guadagna in interesse, i personaggi acquisiscono personalità e
gli attori sostengono i ruoli con disarmante semplicità e
coerenza.
L’ottimo Stefano Filippi (nella parte del regista),
diventa il punto focale della storia, la sua performance
risulta naturale, senza picchi di protagonismo eccessivo e per
questo convincente.
Cristina Cirilli (Chiara), la donna amata dal regista,
si disimpegna con molto carisma, il suo ruolo è
accattivante e difficile, l’attrice segue una linea di
recitazione consona al personaggio.
Rocco Papaleo (l’avvocato), notevole la sua recitazione
nel ruolo del marito che tradisce e che viene tradito.
Significativa la scena in cui la moglie gli confessa il
proprio tradimento, in questa sequenza e in quelle che seguono
il Papaleo dà il meglio di sé con risultati sorprendenti.
Affascinante ed eterea Alba Rowrwacher nel ruolo di Letizia,
ragazza delicata alla ricerca dell’amore, che tenta il
suicidio per un eccesso di sensibilità e che alla fine trova
il rifugio ai propri slanci sentimentali in Ivan, ben
rappresentato da Paolo Ruffini.
Una panoramica di personaggi ben contraddistinti: che
dire del “cattivo”, della simpatica “costumista” con la mania
della superstizione, del “falegname” artista. Ogni attore
trova una collocazione importante finalizzata alla storia,
ognuno compone una propria nicchia interpretativa. Tutto il
cast s’impegna al meglio delle proprie possibilità artistiche,
sia individualmente che nell’amalgama di gruppo, il risultato
evidenzia la qualità di un film girato con indubbia passione e
con simbiosi d’intenti.
Un’ulteriore nota per sottolineare la partecipazione di
Raffaele Pisu e Valeria Valeri, grandi protagonisti delle
platee teatrali e televisive, che in questo film hanno
regalato un tocco di classe, senza invadenza di grandeur e
con la semplicità e l’immediatezza dei grandi attori.
La regia di Emanuele Barresi è sicura, di grande
professionalità e di rimarchevole attenzione e sensibilità
nelle scelte registiche e nel montaggio Il film risulta
ricco colpi di scena, con un’alternanza di situazioni
comiche e prominenze emotive, con una conduzione lineare e
scevra da ogni qualsivoglia esasperazione commerciale.
“Non c’è più niente da fare” diretto da Emanuele Barresi;
nel cast: Rocco Papaleo, Alba Rohrwacher, Paolo Ruffini, Cristina
Cirilli, Stefano Filippi, Isabella Cecchi, Fabrizio Brandi,
Valeria Valeri, Raffaele Pisu, Andrea Buscemi e Lucia Poli.
Trailer ufficiale di
"Non
c'è più niente da fare"
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