www.siciliamillennium.it
VENEZIA - Assegnato alla dott. Ilaria Capua il premio
“Grande Ippocrate” per il Ricercatore medico dell’anno,
dall’Unione Nazionale Medico Scientifica d’Informazione,
riconoscimento che premia il connubio tra le capacità
scientifiche e quelle di comunicazione

VENEZIA - Ad Ilaria
Capua, il premio “Grande Ippocrate per il ricercatore medico
dell’anno”
Seconda edizione del Premio che, ideato da Unamsi e sostenuto
da Novartis Farma, conferisce un riconoscimento al ricercatore
medico che si è distinto oltre che per la qualità della sua
ricerca, per l’attenzione alla comunicazione verso i media.
Con la premiazione di Ilaria Capua nella sala Mario Baratto
dell’Università di Ca’ Foscari a Venezia si tiene oggi la
seconda edizione del premio Grande Ippocrate per il
ricercatore medico dell’anno. Il premio viene consegnato alla
ricercatrice dall’assessore alle Politiche dell’Istruzione e
della Formazione Elena Donazzan. Il premio, del valore di
10.000 euro, viene assegnato alla ricercatrice dell’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro (Padova)
dalla giuria composta da Adriana Bazzi del Corriere della
Sera, Francesco Brancati (agenzia ANSA) in rappresentanza
dell’UNAMSI, dai professori Silvano Adami, professore
ordinario di Reumatologia dell’Università di Verona, e
Leonardo Fabbri, professore ordinario di Malattie respiratorie
dell’Università di Modena e Reggio Emilia, membri indipendenti
e, in rappresentanza di Novartis, da Angela Bianchi,
Responsabile Comunicazione, e Paola Castellani, Responsabile
della Direzione Medica, membri senza facoltà di voto.
La giuria ha deciso di premiare Ilaria Capua, Capo del
dipartimento di Virologia presso l’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale delle Venezie, con questa motivazione: “Per aver
saputo coniugare l'importante e complessa attività di
ricercatrice, responsabile dell'Istituto Zooprofilattico
Sperimentale delle Venezie di Legnaro (Padova), con un
costante duplice impegno: nella comunicazione dei dati
scientifici e nella divulgazione al grande pubblico delle
conoscenze sui virus animali e sulle gravi conseguenze
derivanti dalla loro trasmissione all'uomo.
La dottoressa Capua, che ha condotto e vinto una
strenua battaglia per garantire a tutta la comunità
scientifica internazionale il libero accesso alle sequenze dei
geni dei virus influenzali, ha infatti sempre dimostrato
disponibilità nei confronti dei rappresentanti dei media e
attenzione alle loro esigenze”.
L’Assessore alla formazione, Elena Donazzan, complimentandosi
con Ilaria Capua per il riconoscimento sottolinea che: “Questo
non può essere che l'ennesimo motivo d'orgoglio per noi, dopo
l’inserimento di Ilaria Capua dalla rivista americana di
scienza e tecnologia "Seed Magazine" tra le 5 "menti
Rivoluzionarie" del 2008" e dopo l’invito, quale "mente,
sorprendente”, al secondo appuntamento di Venice Session,
evento che raduna le "menti sorprendenti italiane" intorno al
tema del futuro e della sua narrazione, e che è riservato a
pochi selezionati tra i più diversi ambiti del sapere.
Donazzan ricorda come: "Questa donna ha scelto di rimanere
in Italia a svolgere il suo ruolo di ricercatrice invece
di spostarsi all'estero come hanno fatto in tanti, e
oltretutto, operando in una struttura pubblica. Un Istituto,
che da quando è passato dallo Stato alla Regione, ha
incrementato le ricerche e portato gli utili da 157 milioni di
lire a 2 milioni e 600 mila euro".
Ilaria Capua ringraziando le Autorità e la giuria del premio
per questa attestazione di stima professionale e personale
afferma: ”Sono orgogliosa di essere una testimonianza
dell’eccellenza che si può raggiungere nell'ambito del
servizio sanitario nazionale italiano, e spero che questo
riconoscimento rappresenti uno stimolo soprattutto per le
giovani ricercatrici che si interrogano sulla possibilità di
investire nel futuro lavorativo senza dover rinunciare alla
sfera affettiva”.
La tavola rotonda ‘L’informazione crea la malattia?’
Le modalità di comunicazione tra i vari attori del sistema
della salute sono uno dei punti nodali su cui da tempo si
interrogano le diverse componenti che ne fanno parte.
Su questi argomenti si svolge, prima della premiazione, una
tavola rotonda dal titolo “L’informazione crea la malattia?”,
alla quale hanno partecipato i professori Leonardo Fabbri e
Tiziano Vescovi (professore ordinario di Economia e gestione
delle imprese dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e
direttore del master in comunicazione d’azienda – UPA Ca’Foscari),
i giornalisti Adriana Bazzi (Corriere della Sera) e Francesco
Brancati (Ansa). Il dibattito cerca di chiarire quale è il
ruolo degli esperti e come si può informare in modo corretto
facendo riferimento a fonti attendibili e senza cadere in
scenari apocalittici, mettendo in luce quale deve essere il
ruolo della ricerca nella comunicazione. In particolare si
analizzano i motivi che conducono frequentemente i mezzi
d’informazione ad essere poco attenti nei confronti di
malattie che, pur coinvolgendo un gran numero di persone,
vengono ignorate perchè poco mediatiche.
Il Premio Grande Ippocrate per il ricercatore medico
dell’anno
Il premio, che ha l’obiettivo di sostenere la divulgazione
scientifica nel nostro Paese attraverso i media, è stato
ideato da Unamsi, Unione Nazionale Medico Scientifica
d’Informazione, che raccoglie tra i soci un rilevante numero
di giornalisti scientifici. Unamsi ha tra i suoi principali
obiettivi la promozione della cultura medico - scientifica
attraverso gli organi di stampa. Novartis Farma, che da tempo
collabora con Unamsi per la promozione della comunicazione
scientifica, ha sostenuto con un contributo educazionale il
premio Grande Ippocrate, perché convinta dell’importanza di
una chiara e corretta comunicazione scientifica rivolta al
grande pubblico.
La scelta dei candidati al premio avviene attraverso le
segnalazioni di giornalisti scientifici ed opinion leader ed
ha lo scopo di individuare un ricercatore italiano che opera
in un ente pubblico e che, oltre ad essersi distinto per la
qualità della ricerca svolta, si sia dimostrato ottimo
divulgatore, con proprie iniziative e anche attraverso un
costruttivo rapporto con i rappresentanti dei media.
La giuria è formata da quattro membri indipendenti, che
per quest’edizione sono stati: Adriana Bazzi del Corriere
della Sera, Francesco Brancati (agenzia ANSA) in
rappresentanza dell’Unamsi, i professori Silvano Adami,
professore ordinario di Reumatologia dell’Università di Verona
e Leonardo Fabbri, professore ordinario di Malattie
respiratorie dell’Università di Modena e Reggio Emilia ed, in
rappresentanza di Novartis, da Angela Bianchi Responsabile
Comunicazione e Paola Castellani Responsabile della Direzione
Medica, membri senza facoltà di voto.
La Giuria ha lavorato nella prima parte del 2009 e ha concluso
i propri lavori nel luglio scorso. Tra tutte le candidature
segnalate, i membri della giuria hanno poi ristretto il campo
a cinque nomi per poi raggiungere l’unanimità sulla
candidatura di Ilaria Capua.
Unamsi
L'Unamsi Unione Nazionale Medico Scientifica d'Informazione, è
una libera Associazione senza fini di lucro, costituita in
Roma più di 50 anni fa, il 13 luglio 1957, per iniziativa del
suo primo Presidente, il professor Carlo Guidetti, e del
professor Umberto Massa. Nei suoi oltre 50 anni di attività ha
contribuito con varie iniziative, in Italia e all'estero, alla
diffusione dell'educazione sanitaria mediante convegni e
articoli su quotidiani e periodici. Suo attuale Presidente è
Bruno P. Pieroni, giornalista professionista, direttore del
mensile Medici Oggi, membro della New York Academy of Sciences
e dell'American Association for the Advancement of Science. L'UNAMSI
è la prima Associazione che in Italia si sia impegnata a
trasmettere al pubblico le nozioni indispensabili per la
tutela della salute individuale e collettiva, curando sempre
di non suscitare allarmi inutili o speranze ingiustificate e
mettendo di volta in volta in luce i problemi più attuali e le
idee nuove più valide nei campi della prevenzione, della
terapia e della riabilitazione. Ha ottenuto molti
riconoscimenti, fra i quali la medaglia d'oro di benemerenza
della Sanità Pubblica, nonché la medaglia d'oro di benemerenza
del Comune di Milano. All'UNAMSI aderiscono circa 80
giornalisti professionisti e medici pubblicisti specializzati
in campo biomedico. Ulteriori informazioni sono disponibili
nel sito www.unamsi.it
Novartis
Novartis fornisce soluzioni terapeutiche in grado di far
fronte alle esigenze, in continua evoluzione, dei pazienti e
della società. Focalizzata interamente nelle aree in crescita
del settore Salute, Novartis offre un portafoglio
diversificato per meglio rispondere a queste esigenze -
farmaci ad alto contenuto di innovazione, vaccini preventivi e
dispositivi diagnostici, farmaci generici a costi competitivi,
prodotti per automedicazione. Novartis è la sola azienda al
mondo a detenere una leadership in tutte queste aree. Nel
2008, le attività in prosecuzione del Gruppo hanno registrato
un fatturato di 41,5 miliardi di dollari e un utile netto pari
a 8,2 miliardi. Circa 7,2 miliardi di dollari sono stati
investiti in Ricerca & Sviluppo. Con sede a Basilea, in
Svizzera, Novartis conta circa 99.000 collaboratori, in oltre
140 Paesi del mondo. Ulteriori informazioni sono disponibili
nei siti www.novartis.it e www.novartis.com.
CHI E' ILARIA CAPUA
Ilaria Capua e' nata a Roma il
21 aprile del 1966, si è laureata in Medicina Veterinaria
presso l’Università degli Studi di Perugia nel febbraio del
1989 ottenendo la votazione finale di 110/110 con lode. Nel
1991 si specializza in Sanità pubblica, Igiene degli
allevamenti e delle produzioni animali presso l’università’ di
Pisa e nel 2007 ottiene un Dottorato di Ricerca in Sanità
Pubblica presso l’Università’ degli Studi di Padova.
Attualmente è Direttore del Centro di Referenza Nazionale, FAO
ed OIE per l’Influenza Aviaria e per la Malattia di Newcastle,
Centro di Collaborazione sulle malattie infettive
nell’interfaccia uomo-animale e della Struttura Complessa
Ricerca e Sviluppo presso l’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale delle Venezie di Legnaro (PD). Nel 2000 ha
sviluppato un sistema diagnostico chiamato “DIVA”- una
strategia basata su una vaccinazione eterologa atta a
combattere l’influenza aviaria. Tale strategia, la prima mai
sviluppata per combattere l’influenza aviaria tramite
vaccinazione, è stata riconosciuta ed approvata dall’UE e
dall’OIE, ed e’ oggi proposta a livello internazionale come
strumento di lotta ai virus influenzali animali.
Nel corso della sua carriera, in qualità di veterinario e di
virologo, ha ottenuto il riconoscimento di esperto FAO e OIE
per l’Influenza Aviaria e la Malattia di Newcastle.
Dal 1995 su richiesta della Commissione Europea, ha
partecipato ad incontri ed a gruppi di lavoro sulle malattie
virali dei volatili e mammiferi, fra cui Influenza Aviaria,
Malattia di Newcastle, Afta Epizootica, Peste Suina Classica,
Crimean-Congo Haemorrhagic Fever. In qualità di membro del
gruppo di lavoro del “Scientific Committee on Animal Health
and Animal Welfare” e successivamente del Panel dell’EFSA su
Sanità e benessere animale, ha partecipato alla stesura di
rapporti scientifici pubblicati dalla Commissione Europea
sulle suddette malattie.
E’ attualmente membro dell’Advisory Group al Global Influenza
Programme (GIP) dell’OMS, ed e’ stata recentemente nominata
come leader di una delle cinque aree tematiche di ricerca
dell’OMS per il “Global Research Agenda” sulle infezioni
influenzali.
Partecipa agli incontri ed ai programmi svolti presso WHO,
FAO, OIE e Commissione Europea riguardanti le emergenze
sanitarie ed in particolare sull’emergenza di virus pandemici
influenzali.
Nel 2005 è stata nominata coordinatore del progetto OFFLU, il
network OIE/FAO sui virus influenzali animali con il compito
di sostenere i Paesi in via di sviluppo e di mettere a
disposizione esperti veterinari per sostenere gli sforzi della
comunità scientifica internazionale e dell’OMS nell’emergenza
pandemica.
Nel 2006 ha lanciato e costituito il Global Initiative on
Sharing All Influenza Data (GISAID), un network internazionale
per la condivisione on-line dei dati genetici del virus
dell’influenza aviaria a fronte del rischio pandemia.
L’appello per favorire l’analisi e lo scambio in tempo reale
dei dati genetici disponibili relativi ai virus dell’influenza
aviaria, è stato sottoscritto da ricercatori di oltre 70 Paesi
tra cui 6 vincitori di Premio Nobel, ed è stato pubblicato
sulla rivista Nature il 24 Agosto 2006. Grazie a GISAID, le
sequenze genetiche dei virus influenzali animali ed umani sono
raccolte ed archiviate e messe a disposizione della comunità
scientifica per meglio comprendere i meccanismi di
patogenicità e le dinamiche dell’epidemia.
Dal 2007 è stata nominata membro del Network Executive
Committee istituito dal National Institute of Health (NIH/NIAID)
negli Stati Uniti per la definizione delle linee guida e
l’ottimizzazione delle attività dei sei Centri di Eccellenza
istituiti negli USA per la lotta delle infezioni da virus
influenzali.
Per il periodo 2006-2015 è Membro della European Technology
Platform for Global Animal Health (ETPGAH) della Commissione
Europea, che ha la funzione di identificare le priorità della
ricerca scientifica nella Sanità Animale.
Il suo gruppo e’ coinvolto in numerosi progetti di ricerca
nazionali ed internazionali. Attualmente coordina due progetti
Europei, e’ partner di altri cinque e altri 3 di progetti di
ricerca o sviluppo finanziati dalla FAO.
Dal 1997 è stata invitata in qualità relatore internazionale
ad invito, ad oltre 70 congressi in Europa, Stati Uniti,
America Centrale ed America del Sud, Africa ed Asia.
Dal 1990 ad oggi è stata autrice di più di 300 pubblicazioni,
prevalentemente sulle malattie virali degli animali e sulle
zoonosi tra cui lavori pubblicati su riviste internazionali,
lavori presentati a convegni, editoriali, riviste e capitoli
di libri. E’ coautrice di due libri di testo universitario
sull’influenza aviaria.
Di recente ha pubblicato per la collana “ I mestieri della
scienza” un libro per l’orientamento universitario dal titolo
“Idee per diventare veterinario” edito da Zanichelli
Nel 2007 ha ricevuto il premio Scientific American 50, che
viene assegnato ai 50 ricercatori migliori al mondo, e nel
2008 il premio “Revolutionary Mind” dalla rivista american
Seed per il suo ruolo di leadership nella condivisione delle
informazioni a livello internazionale
Nel 2009 le e’ stato assegnato il premio “Grande Ippocrate”
per il Ricercatore medico dell’anno dall’Unione Nazionale
Medico Scientifica d’Informazione, riconoscimento che premia
il connubio tra le capacità scientifiche e quelle di
comunicazione.
|