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SALUTE E RICERCA
NAPOLI - RICERCA SUL CANCRO: IMPORTANTE NUOVA
TERAPIA ALL'ISTITUTO "PASCALE" DI NAPOLI PER IL TUMORE AL RETTO
26 giugno 2006
NAPOLI - Una nuova terapia per sconfiggere il tumore al retto
è stata messa a punto presso l’Istituto Pascale di Napoli, dal suo gruppo di
ricercatori per la cura del cancro. Questi scienziati hanno messo a punto
una combinazione terapeutica che sarebbe in grado di sconfiggere il tumore
al retto anche in casi abbastanza gravi.
Dopo una fase sperimentale durata oltre 3 anni, è stato dimostrato
che un trattamento di 35 giorni, con radioterapia abbinata a una particolare
chemioterapia, riduce nel cento per cento dei casi il tumore e nel 71% ne
determina la scomparsa quasi completa, consentendo, anche in casi estremi,
una chirurgia conservativa.
Con le terapie tradizionali i pazienti trattati con tumori localmente
avanzati, hanno un’aspettativa di guarigione di circa il 40 per cento.
Con questo trattamento, messo a punto al Pascale di Napoli, la
percentuale di guarigione sale al 90 per cento.
Altro aspetto fondamentale del nuovo protocollo terapeutico, sta nel
fatto di poter prevedere, mediante la Pet e dopo appena 10 giorni
dall’inizio delle cure, quali pazienti potranno avere una risposta completa
alla terapia.
La validità di questi risultati è confermata dal Journal of Nuclear
Medicine, la più importante rivista oncologica del mondo, che gli ha
dedicato la copertina di agosto. Questa terapia consente anche un risparmio
economico.
I costi del trattamento, sebbene più alti rispetto a quanto la Regione
rimborsi all’Istituto, consente alla stessa Regione un risparmio nel tempo
di circa 300 mila euro per ogni paziente salvato.
I dati di questo studio sono in via di pubblicazione sul British Journal
of cancer ma già sono disponibili sul sito internet della rivista, una
delle più prestigiose di oncologia medica.
La ricerca portata avanti su un campione di 51 pazienti, affetti da tumore
avanzato del retto ha avuto come gruppi trainanti la Uoc di chirurgia
oncologica (dottori Valerio Parisi e Paolo Del Rio), l’Oncologia medica A
(dottori Pasquale Cornelia e Antonio Avallone), la Radioterapia (dottori
Bruneilo Morrica e Cesare Guida), la Medicina nucleare (dottori Dino La
Storia e Giuseppe Cascini).
Con la nuova terapia, la chirurgia oltre a rispettare le strutture
nervose - che evitano disfunzioni permanenti di incontinenza e impotenza
- riduce il ricorso alla cosiddetta “borsetta” in quanto, con la scomparsa
del tumore ottenuta con la combinazione radio-chemio, permette alla
chirurgia di rispettare, anche in casi estremi, la continuità intestinale.
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