GENOVA -
Vecchio e Nuovo Mondo insieme in occasione della XVI edizione
de “I chiostri del tempo di Colombo”

LA DIABLADA
GENOVA -
Vecchio e Nuovo Mondo insieme in corteo lungo il centro
storico di Genova in occasione della XVI^ edizione de “I
chiostri del tempo di Colombo” Organizzato dal Comitato
Nazionale per Colombo (C.N.C.) , con la collaborazione di
Guialatina, si è tenuta domenica 7 ottobre la 16^ edizione del
corteo storico “I chiostri del tempo di Colombo”, un
itinerario attraverso gli antichi chiostri, piazze, sagrati
della Genova del XV° secolo dove Colombo trascorse la sua
giovinezza, edizione dedicata alla civiltà precolombiana
andina ed al Nuovo Mondo.
La bellissima
giornata ha visto gruppi storici e folcloristici del
Vecchio e del Nuovo Mondo sfilare assieme per le vie del
centro storico di Genova tra una marea di applausi. Gli sforzi
del Comitato Nazionale per Colombo, presieduto da Bruno
Aloi, per un dialogo interculturale, all’insegna della
solidarietà, della pace e della fratellanza tra i popoli, sono
stati premiati con una giornata che a Genova si ricorderà a
lungo e che ha visto sfilare quattrocento figuranti davanti a
diverse migliaia di spettatori entusiasti che per la prima
volta vedevano negli stretti vicoli di Genova gli spettacolari
costumi dei gruppi folcloristici andini.
Stupendo
l’alternarsi di balli medioevali eseguiti dalla Compagnia dei
Viandanti di Arenzano, dalla “Medievale” di Savona, dal Gruppo
Storico Sestrese, con le danze scatenate e ricche di fascino
come “Anaconda nella selva”, il “Carnevale di Cajamarca”
offerti dall’Associazione italo-latinoamericana “Fratelli nel
Mondo”,e il Tinku e la Diablada effettuati dallo splendido
gruppo boliviano di Bergamo “Fraternidad de Urcupiña” che ha
letteralmente mandato in visibilio le migliaia di persone che
hanno seguito il corteo dalla cosiddetta “Casa di Colombo”
sino a San Matteo, al Porto Antico, alla cattedrale, per
terminare al chiostro dei Canonici di San Lorenzo.
Nel lungo serpente variopinto del Corteo Storico hanno preso posto
i gonfaloni della Regione Liguria, Provincia e Comune di
Genova, patrocinatori dell’evento, seguivano gli attori del
Circolo Culturale San fruttuoso, Daniele Pellegrino nelle
vesti di Cristoforo Colombo, e poi Giulio La Salandra, Luigi
Massa e Massimiliano Parodi. Alle loro spalle gli
sbandieratori di Asti, i gruppi storici di Savona, Arenzano,
Casella.
In mezzo, oltre ai gruppi folcloristici “Fratelli nel Mondo”,
“Inti Raimi”, “Hijos del Sol”, Fraternidad de Urcupiña, hanno
preso posto intere famiglie con numerosissimi bambini che
sbandieravano la bandiera multicolore del Tawantinsuyo,
mescolati con gli studenti del Nautico San Giorgio di Genova e
seguiti dai gruppi storici genovesi Sextum, I Gatteschi,
Sestrese e i Balestrieri del Mandraccio che chiudevano il
lunghissimo corteo.
Grandioso e faticoso ma estremamente soddisfacente il lavoro
dell’organizzazione, davanti al corteo l’ideatore della
manifestazione,Bruno Aloi, coadiuvato da sempre da Carmelo
Murdica presidente del Gruppo di Protezione Civile Città di
Genova e da citare l’infaticabile Nelson Rodriguez, Valentina
Mazza, Marta Quispe, Maria Fernandez che si sono prodigati nel
condurre il corteo lungo le strette vie della città vecchia di
Genova. Un elogio a parte ad Antonietta Di Rienzo che ha fatto
da speaker della manifestazione, senza un attimo di tregua e
particolarmente brava nel presentare il torneo di tiro alla
fune “Niña. Pinta e Santa Maria” in omaggio agli equipaggi che
scoprirono il Nuovo Mondo tenuto nel grandioso piazzale
antistante la cattedrale di San Lorenzo. Tra un tifo da
stadio calcistico si sono affrontate le squadre
dell’Istituto Nautico San Giorgio, degli Sbandieratori di
Asti, della Protezione Civile, della Società Nazionale di
Salvamento ed una selezione del Perù che ha vinto dopo una
estenuante lotta contro i giovanissimi studenti del Nautico
San Giorgio.
La manifestazione si è conclusa al chiostro dei Canonici di
San Lorenzo con i discorsi ufficiali dei rappresentanti
della Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, e con la
corale peruviana del Convento di Santa Caterina Fieschi
che ha intonato il “Salve Regina”, inno religioso che gli
equipaggi della spedizione di Colombo cantavano la sera al
calar del sole e spontaneamente al momento del sorger dalle
acque dell’Oceano del Nuovo Mondo all’alba del 12 ottobre
1492.
|