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CATANIA - TURISMO ACCESSIBILE: INCOMING PER I DIVERSAMENTE
ABILI
«PIÙ SERVIZI PER ALLINEARE LA SICILIA AGLI STANDARD NAZIONALI»
Citylab, modello di buone prassi. Il sindaco: «Dobbiamo
proseguire in questa direzione»
CATANIA – Turismo accessibile: dati statistici, punti
di forza e carenze, risultati e prospettive sul territorio
sono emersi il 20 novembre, alle Ciminiere, nel corso del
convegno nazionale “Buone prassi di turismo accessibile”,
tappa conclusiva del Progetto CityLab, che ha visto riuniti
enti privati e pubblici, con l’obiettivo di trovare soluzioni
pratiche per incrementare l’incoming legato all’accoglienza
dei diversamente abili.
Sono circa 36 milioni in tutta Europa le persone disabili
disposte a viaggiare, di cui il circa il 3% in Italia: il
profilo tipo del turista con esigenze speciali è donna, di età
medio–alta e lavoratore dipendente, con necessità ricorrenti
che vanno dal campo dietetico (43% dei casi) agli ambienti ana/ipoallergenici,
da esigenze motorie (8%) a disturbi sensoriali. La qualità dei
servizi e delle strutture condiziona tutte queste categorie
con esigenze speciali, soprattutto gli anziani che
rappresentano il gruppo più numeroso. Cresce la domanda di
turismo accessibile e cresce la necessità di un’offerta
adeguata: «È stato fatto tanto e tanto ancora si può fare in
questa direzione – ha affermato il sindaco Raffaele
Stancanelli – con questo progetto siamo riusciti a
realizzare, unendo competenze e passione, una serie di
attività innovative e stimolanti, che oggi sono un segnale
positivo da parte dell’Amministrazione, che intende proseguire
su questa strada».
La platea gremita di operatori del settore, studenti,
rappresentanti di associazioni, partecipanti al progetto «è
stata la testimonianza più importante per chi ha creduto sin
dall’inizio al CityLab – ha spiegato l’assessore alle
Politiche scolastiche-Progetto CityLab Sebastiano
Arcidiacono – che, coinvolgendo oltre 300 persone in
attività didattiche e pratiche, è riuscito a sensibilizzare il
settore pubblico e privato, confermando il ruolo strategico
del turismo accessibile per la nostra comunità. Un cittadino
ha pieno diritto di fruire dell’offerta turistica in modo
completo e autonomo, attraverso servizi idonei che coinvolgano
tutti i livelli, dai trasporti alla ricettività, dalla
ristorazione alla cultura, dallo sport al tempo libero: questo
progetto è riuscito a dare risposte concrete».
Quali sono dunque le potenzialità di questo mercato e come
tradurle in pratica? «Quello del turismo accessibile è un
segmento di mercato in crescita – ha sottolineato Nico
Torrisi, presidente Uras-Federalberghi Sicilia – puntando
sulla maggiore qualità delle strutture, sulla
destagionalizzazione, particolarmente vantaggiosa per la
nostra regione, e sulla formazione di personale qualificato,
che è ancora carente, potremo ottenere un positivo riscontro,
in termini sociali ed economici, rimanendo in linea con le
altre regioni d’Italia». Spesso l’errore è pensare alla
disabilità come a una malattia e non vederla per quello che è,
una condizione di vita, « in una parola il turismo è
accoglienza - ha affermato Roberto Vitali, presidente
di “Village for All” e membro della Commissione per il turismo
accessibile promossa dal ministro Brambilla - è la
domanda che detta la qualità del servizio ed è solo a quella
che si deve fare riferimento, senza distinguo. Il mercato del
turismo accessibile c’è ed è sotto gli occhi di tutti: nel
2010 amplieremo il network di Village for all, aprendo un
punto turistico anche in Sicilia».
Nel corso dell’incontro – moderato dal giornalista Andrea
Lodato – sono intervenuti alcuni tra i più autorevoli
esponenti del settore, tra cui il prefetto Liana Campanile,
direttore centrale per gli Affari Generali e la Gestione delle
Risorse finanziarie e strumentali del ministero
dell’Interno che ha finanziato con i fondi Unrra il
progetto; numerosi e importanti i contributi da parte di
rappresentanti nazionali e locali, dell’Azienda sanitaria
provinciale, dell’Università di Catania e dei partner Area
marina protetta, Isola dei Ciclopi, Parco dell'Etna, Unpli,
Lions Faro Biscari Catania, Wind Jet e Trimondo Viaggi. Il
CityLab ha anche ricevuto la supervisione della Prefettura
etnea, oggi rappresentata dal prefetto Vincenzo Santoro
che ha espresso soddisfazione per gli eccellenti risultati
ottenuti: «Abbiamo la prova di come, unendo le energie, si
possano raggiungere obiettivi importanti: questa non è una
conclusione ma una partenza. In Sicilia, più che da altre
parti, è necessario superare vecchi tabù che per troppo tempo
hanno emarginato i più deboli e meno fortunati».
Al convegno erano presenti tra gli altri: l’on. Nicola
D’Agostino in rappresentanza del Governatore della Regione
Siciliana Raffaele Lombardo; Anna Grazia Laura,
responsabile Relazioni Esterne e Progettazione Europea
Consorzio Co.In; Maria Stella Minuti, ricercatrice del
Centro italiano di studi superiori sul Turismo e sulla
Promozione turistica di Assisi; il vice prefetto vicario di
Catania Anna Maria Polimeni; l’assessore al Turismo del
Comune di Catania Antonio Scalia; il dott. Marco
Ciriacono, direttore Unità Operativa Handicap Asp Catania;
il prof. Vincenzo Catania, del dipartimento di
Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni
dell’Università di Catania; Giuseppe Castronovo,
presidente regionale Unione italiana Ciechi; Marcella Renis,
presidente CinAp; Pino Vitale, presidente nazionale Centro
turistico Acli e Martino Florio, presidente Comitato
paralimpico di Catania.
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