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CATANIA - Al Lido dei Ciclopi presentato il nuovo fondo
musicale medievale della Biblioteca Regionale di Catania con
la Mostra-concerto “Armonie dal medioevo”.
Nuove Armonie dal Medioevo …
di Maria Valeria Sanfilippo

Da sinistra Maria Grazia Patanè (direttore
Biblioteca Regionale di Catania), Pietro Pavone (capo
dell'Avvocatura dello Stato), Maria Luisa Carnazza
(pro-rettore), Giuseppe Giuffrida (amministratore delegato
Lido dei Ciclopi)
CATANIA – Nella suggestiva cornice del Lido dei Ciclopi
di Acicastello ha avuto luogo la Mostra-concerto “Armonie dal
Medioevo: strumenti e musica dal Fondo discografico medievale
della BRUC”, promossa dalla Biblioteca Regionale Universitaria
di Catania e dall’ Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali
e della Pubblica Istruzione. Un’operazione culturale raffinata
e doppiamente significativa, oltre che per la tangibile
promozione del nuovo fondo musicale medievale recentemente
acquistato dalla Biblioteca Regionale, anche per il luogo in
cui l’evento si è svolto: lo storico Lido dei Ciclopi, bene
sottratto al patrimonio della mafia (ai sensi della Legge
Rognoni-La Torre del 1982) oggi gestito per conto dello Stato
da un amministratore appositamente delegato, il dott. Giuseppe
Giuffrida. Un luogo il Lido che, nel propugnare il binomio
legalità-cultura, sta finalmente tornando alle antiche valenze
socio-aggregative rivestite nella metà del secolo scorso.
Ad introdurre la serata è stato proprio Giuffrida, che
ha affrontato il tema conduttore dell’iniziativa con
significative riflessioni, manifestando un suo sogno:
destinare le somme provenienti dalla vendita delle aziende
confiscate alla mafia per fini tanto culturali quanto sociali;
i profitti, amministrati dal Prefetto, potrebbero essere
impiegati per la realizzazione di un museo d’arte moderna o
archeologica, una struttura che Catania attualmente non ha.
Per concretizzare ciò occorrerebbe un intervento legislativo,
pertanto Giuffrida ha formulato una proposta di modifica al
decreto legge.
A seguire l’intervento della dott.ssa Maria Grazia Patanè
(direttore BRUC) la quale, nel relazionare sul nuovo fondo, ha
fra l’altro sottolineato gli aspetti inediti e la portata del
prestigioso materiale documentario. Un patrimonio di oltre 500
testimonianze che si aggiungono alle 18.000 audio-sonore (tra
78 giri, lp, cd) e alle 2.500 a stampa della già ricca Sezione
Musicale, di cui sono anima la dott.ssa Ninfa Leotta (resp.
del progetto) e il dott. Eugenio Carrà (resp. Auditorium). Sin
dagli albori entrambi, insieme al direttore Patanè che vi ha
fortemente creduto, hanno dato vita al progetto “Cultura e
musica: il fondo musicale della Biblioteca Regionale
Universitaria di Catania”, che qualche anno fa vide impegnati
in un protocollo d’intesa la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Catania, l’Istituto e il Teatro
Massimo Bellini. I potenziali fruitori oggi possono accedere
ad un raro tesoro che dal Medioevo giunge sino ai nostri
giorni, annoverando uno sterminato repertorio nazionale e
internazionale che spazia dalla musica classica alla moderna,
dal jazz al rock sino a toccare l’etno-music e le nuovissime
tendenze contemporanee. La Biblioteca, al fine di puntare ad
un target sempre più esteso e differenziato, offre una vasta
gamma di servizi quali fra gli altri la consultazione dei
cataloghi on line, il prestito locale e interbibliotecario, le
riproduzioni digitali, nonché la recente cineteca. Svariate,
inoltre, le proposte culturali in cantiere: la
digitalizzazione del materiale documentario (si pensi alla già
realizzata Biblioteca digitale verghiana), la pubblicazione di
una collana di cataloghi dedicati a editori e tipografi
catanesi a cavallo fra Otto e Novecento (si inizierà con
l’editore Giannotta), la ricostruzione della storica libreria
di Giambattista Caruso, infine la realizzazione di un catalogo
(in fieri) dedicato al nuovo fondo musicale medievale e curato
dal filologo-musicologo Marcello Schembri, fondatore fra
l’altro del raffinato gruppo musicale La Bottega Medievale
che, con le sue esecuzioni, ha suscitato singolari emozioni
negli astanti. Nell’arduo ma felicemente riuscito tentativo di
restituire atmosfere e suggestioni dell’arcano universo
medievale ha altresì contribuito la presenza del liuto, della
citola, dell’arpa, del salterio, della simphonia, del flauto,
del corno, pregiati attrezzi del mestiere ricostruiti con
puntigliosa fedeltà sugli originali.
Nel corso della manifestazione si sono esibite il soprano
Katia Giuffrida e l’attrice Maria Rita Sgarlato, che con le
loro intense interpretazioni hanno contribuito a permeare
ulteriormente l’incantato mondo medievale. Lode e merito,
infine, va indiscutibilmente all’accattivante percorso
espositivo i cui pannelli mostrano copertine d’epoca in
edizioni rarissime, pregevoli anche sotto il profilo
artistico.
L’avvenimento ha registrato la presenza, oltre che della
stampa, di un folto pubblico con numerose autorità e
personaggi del mondo della cultura.
Fra le numerose autorità intervenute hanno dato il proprio
saluto il Presidente della Regione Raffaele Lombardo, il
deputato regionale Nino D’Asero, il pro-rettore Maria Luisa
Carnazza, il giudice del Tribunale di Catania Nunzio Trovato,
l’ass. alle Politiche Scolastiche Sebastiano Arcidiacono.
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