IN PRIMO PIANO

 

Enza Garipoli
Direttore responsabile

 

 

   SiciliaMillennium.it - www.siciliamillennium.it - Novembre 2013 - 22 novembre PALERMO: "LA BOTTEGA DEL PIZZO" DI ANNA MAURO IL 22 E 23 NOVEMBRE 2013, ALLE 21.15, AL TEATRO CRYSTAL DI PALERMO       Prima Pagina:              
home  - spettacoli - medicina - informatica - turismo - archivio_2012-13 - link - credits - ricordi - cultura
 


 SiciliaMillennium

 
 

Dicembre 2013

..............per saperne di più


 Giornalismo, cinema, sport, enti, istituzioni


LA PAGINA DEL DIRETTORE - Lettere 


 

 Pubblicità

 La vostra vetrina su Internet

PUBBLICITA' ONLINE
SiciliaMillennium.it

reclame@siciliamillennium.it
....................................
.... di più 


   Misura d'Amore, il Sito

Il supplemento culturale:
Misura d'Amore.it

 

.................................. entra


SiciliaMillennium.it

 Home
 Medicina&Salute
Old
&Salute
 Informatica
 Ricordi new
 Link
 Sicilia
 new cultura

Il sito di Anna Mauro


Il Teatro, le Regie, l'Arte di



www.annamauro.it

...............................


 
I Chiostri del tempo di Colombo
 

TURISMO IN SICILIA e... non solo


Sicily District

....................................di più



 

 

..............................


© sicilia millennium 2013
   tutti i diritti riservati


   
 

 

 

 

CULTURA

12 dicembre 2013

www.siciliamillennium.it 


firenze - “Il fanciullo e l’anima del mondo” di Iveano Benigni Braschi, volume di poesie tenuto a battesimo dalla nota poetessa Paola Lucarini - ore 00.10

di Maria Valeria Sanfilippo

 
Iveano Benigni Braschi

FIRENZE - La poesia come specchio individuale e sociale
“La letteratura è lo specchio rifrangente di una coscienza comune, collettiva, espressione delle coordinate socio-
politiche e culturali del tempo”. Lo diceva bene il grande Petronio.
E i poeti e gli artisti in genere, si sa, sono dei “ponti”, interpreti d’eccezione in bilico tra l’immanenza delle cose e la trascendenza dell’esistenza. È il caso di Iveano Benigni Braschi, che ha dato alle stampe “Il fanciullo e l’anima del mondo”, neonata creatura poetica che, sin dalle prime battute, palesa la freschezza dell’incunabolo e a un tempo la qualità di uno stile maturo e personalissimo. Il sostrato sotteso ai versi è ricco, stratificato, variegato. La biblioteca di letture di cui si è evidentemente nutrito annovera illustri precedenti (in primo luogo Dante, Petrarca, Leopardi, Pascoli). Ma è pure possibile rintracciare echi ascrivibili alla letteratura centro e nord-occidentale europea (fra gli altri Novalis, Shakespeare, Shelley, compagni d’avventura talora invocati quali muse ispiratrici), seppure rivisitati con una cifra del tutto autonoma.
Metaforici, evocativi, i versi del poeta inseguono allegorie e sensazioni, realizzando il giusto equilibrio tra ermetismo e trasparenza. Seminando il salutare tarlo della riflessione, inducono la coscienza a valicare orizzonti sovra-umani. E anche quando “la vertigine dell’abisso” è in agguato o si profila una quiete improduttiva, (“Vorrei dormire”) si muore per rinascere. In filigrana una forza ricreatrice, una “spes” proficua, la speranza del supremo bene della bellezza e della conoscenza, in grado di introdurre un nuovo paradigma che educhi alla multietnicità e all’interculturalità (e perciò poesia per molti aspetti “ecumenica” come testimoniato dalla lirica “Quanti mondi”) contro la labilità della memoria e l’appiattimento dell’imperante impulso omologante.
Unitamente ai grandi temi esistenziali (l’amore declinato in tutte le sue forme, il senso della vita e il mistero che nella notte “fiorisce”) le espressioni del presente momento storico, in grado comunque di parlare all’uomo di ogni luogo, tempo e condizione sociale. Disseminate qua e là, le interrogative dell’autore riqualificano l’uomo, le sue azioni, il suo ruolo nel mondo, ristabilendo una scala di principi che punta alla valorizzazione della persona umana, colta nella sua dignità. L’avvertita, latente precarietà esistenziale è così risolta non già sulla scorta del monito oraziano “Carpe diem!” ma attraverso l’auscultazione di tutte le creature viventi (“Ascolto la leggerezza della vita / che trascorre, / la sento nell’intimo del cuore / e sul palmo della mano, / nell’anima di un fiore / e nei fondali del mare”). Una poesia che esce indenne dalla dialettica degli opposti: tra l’ “eco” e il “sussurro”, la “luce e l’ombra”, la “vita” e la “morte”, il poeta-fanciullo trova sempre una conciliazione.

In sottofondo un afflato cosmico (la “grande madre”, le “miriadi di galassie e di stelle”, etc.) che accomuna panicamente uomini, animali, piante. Si potrebbe persino scorgere un francescanesimo in chiave moderna (“Tu stella sorella / immagine del mio cuore / inizio e fine del mio canto) che non tralascia niente e nessuno sin dal titolo della raccolta: il fanciullo (l’ “io”) , l’anima (la dimensione spirituale), il mondo (la società). Una struttura circolare che si autoalimenta ripresentandosi nell’explicit finale.
 Obiettivo precipuo l’armonia universale. A tale scopo l’espediente musicale fa da costante leit-motiv, colonna sonora che sottolinea sfumature di pensiero e di parola. Cosi, con le composizioni di Shumann e Chopin, coesistono i concerti dei grilli e delle rane, i ritornelli melodiosi dei fiori, il canto “senza tempo” della foresta, che prefigurano un idilliaco stato di pace nell’irrinunciabile diversità timbrica delle note.
Di lirica in lirica, il lettore, lasciato in balia del libero arbitrio, è condotto nei meandri di una geografia dell’anima. Insieme all’ “ulissismo” il motivo odeporico percorre interamente l’opera. Il viaggio assume i contorni labirintici dell’esistenzialismo. Dal polo all’equatore, da Samarcanda al Grand Canyon, prestando orecchio ai folletti e alle fate delle selve irlandesi, contemplando le maliose scogliere di Moher, i Mäelstrom norvegesi, impastoiati tra le nevi dell’Himalaya, riapprodando nei più familiari lidi italiani, vagano gli occhi stupiti del poeta fanciullino che non si stanca mai di osservare e di meditare dalla “terrazza dei marmi e delle idee”. A Oriente o a Occidente partire significa perciò sostare, conoscere la ricchezza della diversità, giacché “un luogo non è mai solo quel luogo, quel luogo – soleva affermare Antonio Tabucchi – siamo un po’ anche noi”. Per Tabucchi come per Iveano Benigni Braschi viaggio è sinonimo di una ricerca dell’identità che si traduce in attenzione nei riguardi di un “Altro” che non è altro da sé. Ciò sembrano suggerire i componimenti “E così ti cerco” e “Vorrei conoscerti”. Perché la scrittura di questa silloge è anzitutto poetica dell’ “incontro”, del “primo Adamo” e della “prima Eva”. A ragione Proust asserisce che “il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.
Nell’immaginario del poeta tutto è concesso. Perfino che gli uomini siano stati cavalli liberi su sterminate praterie o salmoni regali lungo le correnti scozzesi. Pur muovendo da inclinazioni fortemente filosofiche, il dettato poetico di Benigni Braschi si avvale il più delle volte del codice fiabesco. Incanto, onirismo, cromatismo (per nulla casuale l’insistente scelta dell’azzurro e del viola che fanno talvolta le veci di colori-stati d’animo), metamorfosi (“l’eterno ritornello dell’essere e del divenire”), antropomorfizzazione (le stelle che sorridono e che gemono, i fiori che hanno un’anima, etc.), l’implicita presenza della morale, reiterazioni studiate a tavolino per generare pathos, sinestesie ricercate, tematizzazioni o dislocazioni di segmenti di frasi (tipiche del parlato informale colloquiale e dunque dei dialoghi). Ci sono tutti quegli ingredienti, fils rouges sapientemente mescolati, che consentono di gustare una fiaba-poesia, corroborata da una sintassi dei cinque sensi che contribuisce alla ricerca della conoscenza: “Ho cercato / le corrispondenze segrete / dei suoni, dei colori /e dei profumi / con l’anima del mondo”. Ma se per Calderon del la Barca “la vida es sueño”, per il nostro autore la vita è “come un sogno”, è cioè proiezione della realtà. Lo stesso potrebbe dirsi per il binomio poesia-vita. Ma è senz’altro vero che l’invito alla poesia, che è “la prima parola pronunciata / nel caos indistinto dell’abisso, / nel cuore pulsante della luce, / nel sussurro lieve della creazione”, può combaciare con il richiamo alla vita. Che si tratti però di poesia o di altro l’importante è leggere. È in fondo il messaggio di “Mi muovo in questa biblioteca di sole e di luce”, ove “tutto giace sepolto. / I sogni degli egizi / la gloria dei Romani / la bellezza perfetta dei greci / il calice del Graal / il canto dei poeti e delle stelle”.
La società odierna è refrattaria a frequentare la poesia. Destinati ad un pubblico trasversale (per l’immediatezza comunicativa, frutto in realtà di un’ardua perizia che rende facile il difficile), i testi poetici di Iveano Benigni Braschi (il cui valore è già stato avvertito da quella colta e finissima poetessa e umanista che risponde al nome di Paola Lucarini) fanno parte di quella ristretta cerchia di libri che lascia ben sperare nella realizzazione di quanto agognato da Clive Lewis: “Il valore della letteratura diventa reale solo quando i lettori leggono. Diversamente, i libri su uno scaffale sono letteratura solo potenzialmente”. E a questo “Fanciullo e l’anima del mondo” non possiamo che augurare perciò ulteriori consensi di pubblico e di critica.


 

 

Altre notizie - archivio_2012-13

....................................vai all'archivio 2008

 

  Lettere al direttore: direttore@siciliamillennium.it


   

 Giornalismo, cinema, sport, enti, istituzioni


LA PAGINA DEL DIRETTORE - Lettere 

 21 settembre 2013

www.siciliamillennium.it 

ROMA, 21set13  -  Sanita': stop intramoenia se liste attesa troppo lunghe - Zingaretti, valuteremo dg su tempi, via chi non li rispetta

21 settembre 2013 ore: 18.30
 

..............................                                               ...........per saperne di più

 21 settembre 2013

www.siciliamillennium.it 

21set13  - Influenza, a Catanzaro farmacie attive per campagna vaccinale
21 settembre 2013 ore: 17.34
 

.........................................per saperne di più

 21 settembre 2013

www.siciliamillennium.it 

ROMA, 21set13  -  Recapito a domicilio dei farmaci
Federfarma, Servizi: rischio per la salute pubblica

21 settembre 2013 ore: 15.34
 

.......................................per saperne di più

 21 settembre 2013

www.siciliamillennium.it 

ROMA, 21set13  -  Dossier farmaceutico:  Mandelli: primo passo per mettere in rete i professionisti della salute
21 settembre 2013 ore: 14.34
 

........................................per saperne di più


 20 settembre 2013

www.siciliamillennium.it 

ROMA, 20set13  -  Cresce la sensibilità al dolore e cala l’analgesia con la codeina
20 settembre 2013 ore: 20.50
 

........................... .............per saperne di più


 24 Luglio 2013

www.siciliamillennium.it 

MILANO, 24lug13  -  Stili di vita sani per una vescica in forma: ecco il segreto della prova bikini, I consigli di Fondazione italiana continenza per arrivare in spiaggia in salute e lasciare a casa i problemi dell’incontinenza. Le corrette abitudini per evitare spiacevoli inconvenienti anche in vacanza

24 luglio 2013 ore: 19.30

...................................per saperne di più


 18 luglio 2013

www.siciliamillennium.it 

GERUSALEMME,  -  18 luglio 2013 : Ridotte ricadute sclerosi multipla recidivante remittente

La fase III dello studio GALA pubblicato su Annals of Neurology dimostra che una dose più concentrata di glatiramer acetato somministrata tre volte alla settimana, riduce l'incidenza annua di ricadute nel trattamento della Sclerosi Multipla Recidivante Remittente
18 luglio 2013 ore: 19.00

.........................................per saperne di più


..............................                                            ...........per saperne di più


  .

 




™SiciliaMillennium
 Fondato nel febbraio 2001
progetto grafico Edizioni Steri - Enza Garipoli Edizioni
progetto editoriale-impaginazione: Enza Garipoli
© sicilia millennium 2001 - 2013
All rights reserved - Tutti i diritti riservati  --