CATANIA - Anche a Catania e' in atto la protesta a oltranza
dei precari della Scuola italiana - Insegnanti e personale Ata
in lotta per lavorare e sopravvivere
Di Enza Garipoli
CATANIA - Anche a Catania e' in atto la protesta a
oltranza dei precari della Scuola italiana - Insegnanti e
personale Ata in lotta per lavorare e sopravvivere
Sabato un lungo corteo ha attraversato la città a partire
dalla sede della Prefettura in via Minoriti; ha proseguito
lungo la via Etnea, Corso Italia, via Vittorio Emanuele,
Corso delle Province e ha concluso in via Coviello sede del
Provveditorato.
Le manifestazioni dei precari hanno avuto luogo in tutta
Italia.
Singolare la protesta che si e' svolta a Palermo, dove
decine di precari hanno sfilato in mutande e in costume da
bagno. Tutto vale in una lotta per la sopravvivenza,
professionale e umana.
Imprescindibili i due fattori, irrinunciabile la
"SOPRAVVIVENZA PROFESSIONALE E UMANA" poiché è pura follia
da parte della Gelmini, e dell'intero Governo, il solo
pensare di «mandare a casa» centinaia di migliaia di
lavoratori della scuola, così "sic et sempliciter", senza
valutarne le catastrofiche conseguenze sulle loro vite.
Forse la "vampa d'agosto" ha
fatto "uscire pazz" il nostro Governo? speriamo che le
"piogge di settembre, torrenziali e piangenti..."
rinfreschino abbastanza le idee fortemente peregrine di Chi
dovrebbe, al contrario, pensare al benessere dei cittadini
tutti, i quali, per dettato Costituzionale, hanno "Diritto
al LAVORO" : e qui mi riferisco non solo ai lavoratori del
settore Scuola, ma a TUTTI i DISOCCUPATI ITALIANI i quali
hanno il sacrosanto diritto di lavorare e vivere come
persone normali con la loro dignità di persone finalmente
autosufficienti, con il diritto di formarsi una famiglia e
non vivere di stenti e prestiti e mere speranze.
Il Governo DEVE pensare
soprattutto a chi non ha nulla o quasi nulla: IL LAVORO LO
STATO DEVE INVENTARLO E NON TRIPLICARE, ad esempio, LE
CLASSI PER POTERE LICENZIARE INSEGNANTI E LAVORATORI
INDISPENSABILI PER LA SICUREZZA E IL BUON ANDAMENTO
DELL'ISTRUZIONE NAZIONALE.
Le classi, al contrario, devono essere composte di non più
di 10-15 studenti e, pertanto, dovrebbero essere assunti
almeno il quadruplo degli insegnanti e del personale Ata che
quest'anno sono rimasti senza l'agognato contratto.
Lo Stato deve finalmente occuparsi dei diseredati di casa
propria: non e' piu' tempo di prese in giro: se Berlusconi
vuole davvero passare alla Storia, allora si rimbocchi le
maniche con semplicità e si metta a disposizione di un vero
e proprio "PIANO BENESSERE" per tutti, senza discriminazioni
ed elemosine: il LAVORO PER TUTTI è, invece, un
imprescindibile DIRITTO costituzionale.
PRIMA di saccheggiare le risorse della Nazione per attuare
progetti vari, senza dubbio utilissimi per i vari settori
della "res pubblica"; sarebbe auspicabile che innanzitutto
venga data la massima priorita' ai CITTADINI che in questo
momento si trovano SENZA LAVORO E SENZA SPERANZE.
Innanzitutto ne trarrebbe
giovamento l'Economia nazionale, gli Euro comincerebbero a
girare per il verso e nelle tasche giuste, la criminalità
diminuirebbe eccetera eccetera: insomma, Berlusconi stesso
sara' fatto SANTO SUBITO!!!!!