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SALUTE - Multimedia Healthcare Communication
Terapia adattabile dell'asma: nuove evidenze per una migliore gestione del
paziente
Realizzato grazie alla sponsorizzazione di AstraZeneca, INSPIRE
(International Asthma Patient Insight Research), un nuovo studio
attitudinale di rilevanza internazionale
20 dicembre 2005
MILANO - Un nuovo studio sull'asma
evidenzia per la prima volta la capacità e volontà dei pazienti asmatici di
gestire meglio, in accordo con il medico, la propria patologia grazie al
riconoscimento dei sintomi che precedono le riacutizzazioni
Ad ottobre sono stati resi nuovi dati che evidenziano per la prima volta
che i pazienti potrebbero, in accordo con il medico, gestire l'asma
riconoscendo i sintomi che precedono le riacutizzazioni e agendo
tempestivamente prima che la situazione peggiori e si sviluppi la
riacutizzazione.
Realizzato grazie alla sponsorizzazione di AstraZeneca, INSPIRE
(International Asthma Patient Insight Research), un nuovo studio
attitudinale di rilevanza internazionale condotto su 1.921 pazienti affetti
da asma da moderata a grave e in terapia di mantenimento, ha evidenziato
come questi sintomi, intesi come "segnali d'allarme" - vengono identificati
dal 61% dei soggetti intervistati. Questo riconoscimento è una finestra di
opportunità che potrebbe aiutare i pazienti a migliorare la gestione
dell'asma attraverso un tempestivo cambiamento del trattamento di
mantenimento ai primi segni di peggioramento sintomatologico1.
"Sebbene i "segnali d'allarme" che precedono le riacutizzazioni fossero
già noti, INSPIRE fornisce la prima evidenza chiara che sono di fatto
percepiti dalla maggioranza dei pazienti asmatici, questo rappresenta un
reale punto di svolta nella comprensione della malattia" ha commentato
Martyn Partridge, primo autore dello studio e Professor of Respiratory
Medicine at Imperial College & Charing Cross Hospital di Londra, RU, che ha
presentato i dati durante il 15° Congresso Annuale della Società
Respiratoria Europea (ERS), "i segnali d'allarme hanno un ruolo ben chiaro
per altre malattie quali il diabete, dove fungono da marcatori nella
prevenzione degli eventi avversi. La consapevolezza della capacità dei
pazienti asmatici di identificare i segni di una riacutizzazione imminente
induce a prescrivere, quando possibile, regimi terapeutici rapidamente
adattabili dal paziente (in accordo con il proprio medico)."
La buona gestione della malattia consentirebbe ai pazienti asmatici di
condurre una vita normale e appagante. Lo studio INSPIRE ha però
evidenziato l'esistenza di un ampio spazio di miglioramento: il 68% dei
pazienti intervistati evidenzia una malattia non controllata e anche i
pazienti ben controllati segnalano in media 7 peggioramenti sintomatici
all'anno2.
Le linee guida GINA (the Global Initiative for Asthma) recentemente
pubblicate, raccomandano una co-gestione da parte del paziente e del medico
per prevenire il peggioramento dei sintomi3, un obiettivo chiaramente
condiviso dai pazienti che - nell' 88% dei casi - si dichiarano
abbastanza/molto fiduciosi di riuscire a gestire la propria malattia1.
"Prima di una riacutizzazione, non è raro che un paziente asmatico aumenti
l'assunzione dei farmaci quando percepisce il peggioramento dei sintomi.
Tuttavia, il più delle volte, l'aumento riguarda il solo broncodilatatore al
bisogno e viene esteso alla terapia antinfiammatoria di fondo solo in una
fase relativamente tardiva della riacutizzazione1. Tutte le evidenze
pubblicate indicano che il tempestivo aumento del dosaggio di entrambi i
farmaci ha maggiori probabilità di prevenire il deterioramento del controllo
dell'asma e la necessità di ricorrere a interventi sanitari non
pianificati"- ha commentato il Professor Partridge.
Inoltre "Lo studio INSPIRE evidenzia che il paziente tende ad aumentare
anche la terapia di fondo durante la fase di peggioramento, ma solo quando i
sintomi raggiungono la massima espressione1.
L'efficacia di qualsiasi trattamento si basa sia sull'efficacia della
terapia sia sul rispetto da parte del paziente delle prescrizioni mediche.
Le future strategie terapeutiche potrebbero trarre vantaggio dall'impiego
più "intelligente" degli attuali trattamenti al fine di garantire che i
pazienti vengano guidati ad aumentare più tempestivamente anche i farmaci di
fondo."
INSPIRE è uno dei più grandi studi attitudinali mai condotti sull'asma
e, sino a oggi, ha coinvolto 1.921 pazienti residenti in otto paesi
europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Svezia e
Regno Unito). I risultati relativi ai pazienti studiati in Australia, Canada
e Stati Uniti verranno divulgati in una fase successiva e porteranno il
numero totale di pazienti dello studio INSPIRE a 3.400.
Lo studio INSPIRE è stato concepito, gestito e attuato con la
collaborazione dell'agenzia specializzata in ricerche di mercato GfK Martin
Hamblin. The INSPIRE Steering Committee Members è costituito da:
Professor Martyn R Partridge - Professor of Respiratory Medicine,
Faculty of Medicine, Imperial College London, UK
Professor William Busse - Professor of Medicine, University of
Wisconsin Hospital, USA
Professor Tys van der Molen - University of Gröningen, The
Netherlands
Professor Svein-Erik Myrseth - President, EFA (European Federation of
Allergy and Airways Diseases Patients' Associations).
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AstraZeneca è un'azienda leader a livello
internazionale nel settore della salute, impegnata nella ricerca, sviluppo,
produzione e commercializzazione di prodotti farmaceutici etici (con
prescrizione) e nell'offerta di servizi in ambito sanitario. Rappresenta una
delle cinque maggiori aziende farmaceutiche al mondo, con un fatturato
superiore a 21.4 miliardi $ e una posizione di leadership consolidata nelle
aree terapeutiche gastrointestinale, cardiovascolare, respiratoria,
oncologica e delle neuroscienze.
AstraZeneca è quotata al Dow Jones Sustainability Index (Global) e al
FTSE4Good Index. |
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